17 Luglio 2024

FLESSIBILITÀ ORARIA: BENE INTEGRAZIONI DELLO STATO MAGGIORE, AUSPICHIAMO CONFRONTO NEI REPARTI.

La recente direttiva emessa dallo Stato Maggiore dell’Esercito in termini di flessibilità oraria, rappresenta un significativo passo avanti verso il raggiungimento di un equilibrio tra le esigenze del servizio e le aspettative del personale militare.

Come è noto, il lavoro del cittadino militare è caratterizzato da obblighi unici che impongono di affrontare sfide particolari, spesso a scapito del tempo personale e familiare. Tuttavia, è fondamentale che queste esigenze non compromettano il benessere e quindi anche la produttività del personale.

In tale contesto, il ruolo del Comandante è cruciale e delicato: da una parte, deve organizzare gli impegni dell’unità per raggiungere gli obiettivi istituzionali; dall’altra, ha il dovere di bilanciare questi impegni con le esigenze strettamente legate al benessere del personale gerarchicamente sottoposto.

La direttiva introduce diverse opzioni per conferire flessibilità all’orario di servizio:

1. Riarticolazione temporanea dell’orario di servizio.

I Comandanti possono modificare l’orario delle attività giornaliere dell’unità, aumentando o diminuendo il numero delle giornate lavorative settimanali in base a specifiche condizioni operative, addestrative, logistiche o ambientali.

2. Flessibilità individuale.

Viene introdotta la possibilità di un orario flessibile per il personale per andare incontro a esigenze personali e familiari, come il pendolarismo ovvero le responsabilità genitoriali.

L’adozione di queste misure mirano a creare un ambiente di lavoro più flessibile, che possa adattarsi meglio alle esigenze individuali senza compromettere però la funzionalità e l’efficienza del reparto.

Il Sindacato Autonomo Militare (SAM) accoglie favorevolmente le indicazioni integrative formulate dallo Stato Maggiore. Allo stesso tempo auspica che si possa raggiungere quanto prima una coscienza sindacale militare che permetta di porre in essere varianti normative alla legge 46/2022.

Questo consentirebbe, nell’ambito delle valutazioni collettive secondo le specifiche esigenze dell’Ente, di raggiungere tali obiettivi anche grazie alla cooperazione tra le parti all’interno dello stesso.

Sino ad allora, nell’ambito della più ampia fattiva collaborazione, il SAM si rende disponibile  a un confronto costruttivo sull’argomento.

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